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154 | Italia e Grecia |
sventura; che non basta prestigio di nomi gloriosi, di memorie sublimi, se riempiano l’aria come semplice suono e meno dei ricordi sieno alti i cuori.
Non altrimenti ventitrè secoli or sono, mentre dalle gole istesse di Tessaglia e Macedonia, sopra la Grecia s’addensava il nembo, Demostene rampognava e ammoniva gli Ateniesi disputanti sotto i portici e nei quadrivi, chiudenti gli occhi al pericolo, dormenti su di esso, impreparati fino a che il