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— VII —

anno stesso sui morti di Domokos, Antonio Fratti e suoi eroici compagni, oltre un’epigrafe per Fratti. Questi tre discorsi, che ebbero una qualche eco nel paese, per l’unità del tema costituirebbero, come saggi oratorii, un tutto a sè, e insieme un ricordo per la storia contemporanea della infelice guerra di Grecia di quest’anno e della parte che vi ebbero l’Italia e un pugno di eroici suoi figli.

Aggiungerei altresì al libriccino il mio telegramma che fu letto nella Camera greca, e la splendida risposta che in nome della stessa il presidente della Camera mi mandò.