ni, brancolanti nel bujo, hanno bisogno ogni tanto di questi bagliori; non sempre così radiosa, non sempre così bella, fascinatrice splende agli uomini la poesia del dovere. Il pensatore, il filosofo che in solitudine sconsolata macera il corpo, indagando verità educatrici, studiando problemi del miglioramento umano e i modi di creare agli altri la felicità a lui negata; il lavoratore che sudando e dolorando fa della sua vita tutto un triste, lento, ignorato sacrificio di sè stesso ai suoi cari ed ai suoi simili, forte, rassegna-