Per contentare in qualche modo il suo gentile desiderio di mettere qualche cosa di mio nella sua piccola ed elegante collezione, io non saprei proprio, al momento che scrivo, che cosa pensare di offrirle: a meno che — è un’idea come un’altra — non Le dispiacesse di raccogliere in un volumetto, che potrebbe intitolarsi Pro Graecia, oppure Italia e Grecia, i tre discorsi che ho fatto per la causa greca e per gli Italiani in Grecia, l’uno l’autunno scorso a Milano (sul principio dei moti di Candia), l’altro l’11 aprile di quest’anno in Parlamento, e il terzo il 30 maggio di questo