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fatto alla dipendenza di Roma, e il Cavaliere Guglielmo di Nogaret Avvo cato Regio, accusò in pubblica assem blea il Cape della Chiesa di simonìa, di eresìa e di empietà. Il Papa dal canto suo scomunicò il Re e tutti i Francesi, e pose l'interdetto al regno. Nogaret allo ra corre in ltalia con alcuni sgherri, si unisce a Sciarra Colonna suddito ribel le della santa sede, sorprende il Ponte fice in Anagni, lo strappa dal suo trono, gli leva d'addosso gli ornamenti della sua dignità, e arriva d'accordo con l' altro , alla brutalità di opprimerlo di calci, e schiaffeggiarlo in faccia, talchè il santo Padre, se ne morì pochi giorni appresso in Roma, lacerato dal cordo glio per un affronto così inaudito. Mol to non stette, che i Francesi e il loro Monarca pagarono la pena dell'enorme attentato. Erano essi marciati a conquis tare la Fiandra scacciandone il Conte, e soggiogando tutta quella bella provin cia. Ne furono appena padroni, che in vece di sollevare i popoli da ogni aggra vio, come aveano promesso, li trattaro no così tirannicamente, che i Gantesi e i Brugesi animati da un semplice arti giano, sonarono un nuovo Vespro Sici liano, e gli ammazzarono tutti nell' ulti ma sera di carnevale del 1304. Il Conte di Artesia si accinse a domarli, e dis pregiandoli qual vile ciurmaglia, si es pose temerariamente e perdette la famos sa battaglia di Courtrai, nella quale pe ri un infinità de primi Signori unitamente al gran contestabile di Francia. Quatro
