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Non è possibile, descrivere i disordi ni che regnavano verso il 1000 in tutte le provincie Francesi, dominate da i Grandi o Pari, che altrettanti feroci ti ranni calpestavano , i popoli per esser ne a vicenda calpestati ed uccisi. L' autorità Reale era quasi ridotta a nien te, e si estendeva poco più in la di Pa rigi , sempre inquieta, e tumultuante, sebbene non tanto come negli ultimi tem pi estesa e popolata. Nel 1033 i Vesco vi pubblicarono un decreto chiamato la tregua di Dio, che supponevano ispira to da Dio medesimo, per cui ogni seco lare era obbligato a non più andare ar mato, a non esigere la restituzione delle cose usurpate, a non vendicare la mor te de' suoi congiunti, a digiunare il ve nerdì in pane e acqua, e astenersi il sa bato dall'uso delle carni. L' omicidio rissoso era comune in ogni luogo, ugual mente che... il proditorio, e l'assasinio. Ognuno che possedea un castello mura to, era nemico di tutti i suoi vicini ; non si conoscea ne giustizia, ne legge; le armi decideano di tutto . Si procu rò per tanto dagli Ecclesiastici costituiti in dignità, di cangiare in pace di Dio la prefata tregua, prescrivendo che dalla sera del mercoledì sino alla sera del lunedì , fossero proibite le vie di fatto sotto pena di corporale ammenda, e di scomunica. Era questo anche troppo, e si dovette restringere quest'ordine dal sabato sera sino al lunedì mattina, di modochè tutto il restante della settima na, le occisioni, le percosse , i giura
