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Libro Terzo. 155

Romania; nelle quali diportandosi sempre da Capitan generoso, fece attioni degne di sempiterna lode: Onde da quella Serenissima Repubblica fu grandemente remunerato. Giunta la fama de gl'inclitti fatti di questo gran Soldato all'orecchie della Santa memoria di Pio Quinto Pontefice Massimo, fu da esso chiamato alla Corte Romana; e l'Anno del Signore 1571. sotto l'ubidienza di Marco Antonio Colonna venne spedito Capitano di 200. fanti in Lepanto, sopra dell'Armata Navale contro gli Ottomani, ove virilmente combattendo à danno di quesi Barbari, fece di loro sanguinosissima strage, come attestarono quelli, che si trovarono presenti. Morì lasciando due figliuoli, che furono simili ad esso valorosi in armi, e riusciron gran Conduttori in guerra, come farassi noto, quando al suo luogo ragioneremo di quelli.


I

ntorno à questi tempi passò da Corinalto al Cielo (come si crede,) Arsenio Frate Novizzo de' Padri Capuccini, prima che del suo vivere compisse il quarto lustro; il quale si come in vita con gli ornamenti delle virtù beate mostrò al Mondo dell'anima sua la candidezza vera; così in morte dal suo Dio ottenne d'esser visitato da i Cittadini Celesti, e da quegli animato de i beni eterni all'honorato acquisto. Onde à ragione si mosse la pietosa penna di Zaccaria Boerio à scrivere di lui ne gli Annali di quella Religione, come quì sotto.


Hoc tempore [Anno scilicet 1569.] Novitius quidam è Corinalto, Piceni Oppido, qui Arsenius appellabatur,ne dum probationis anno expleto ex humanitas sublatus fuit: qui cum vitam in saeculo, magna cum puritate, & honestate, usquè ad 18. annum actam, pluribus in Novitiatu virtutibus auxisset: vitae filo morte interciso, antequam ad superos migraret, Sanctum Ioannem Baptistam saepè in extrema aegretudine sibi apparentem, & ad meliora provocantem vidit. Deniquè in mortis articulo plerosquè Sanctos, quos is proprio nomine appellabat, sibi adstantes, & ad praemia allicientes conspicit; quibus cum ad superna conscendisse creditur.