Pagina:Istorie dello Stato di Urbino.djvu/219

180 Dell'Historie de' Galli Senoni.

Magistrato con gran decoro risiede; essendo de' beni di fortuna molto abbondevole: Monte Gobio, e Monte Marciano in sua vicinanza, à cui per gl'errori d'Alfonso Piccolomini fù spianata la fortezza, e demoliti i muri: & nell'Arene salse la Città di Sinigaglia. Nell'altro Tratto, che trà il Misa, & il Cesano dall'Adriatico all'Apennino ascende, facendosi tragitto, Scapezano in Colle ameno di se fà mostra, ove vini ottimi dalle viti produconsi, e dalle minere in abbondanza il gesso oroncitello più ad alto, e Perchezone, Contea de Vescovi Sinigagliesi, e Monta Rado à i suoi lati con Ripe, e la Tomba, già Contee de' Roveri, Patritij Genovesi, à cui succede Corinalto col suo amplo, e bel Territorio, e trà l'una, e l'altra Misa Montenuovo, e la picciol Terra della Barbara. Al Cesano vicino Castelleone si vede, divenuto tanto famoso per la residenza di D. Livia Duchessa d'Urbino, Ginastore, il Palazzo, Montesecco, con altri piccioli Castelli nel Territorio Rocchegiano, & à cima del Monte Contrado l'insigne Terra della Rocca, & alla sua destra nel fonte Cesano, la ricchissima, & industriosissima Pergola co'l suo forte Castello nel Monte Aiuto; Alle falde del Catria. Sant'Abundio s'alza propugnacolo in quelle frontiere de gli Egubini, & alle radici del medesimo Monte della banda d'Ostro la Contea giace dell'Isola Fossara, hoggi da Giulio Cesare Odagij Urbinato posseduto, il quale non men della nobiltà antica de' suoi Antenati si è fatto chiaro, che da' meriti proprij, avanzandosi molto in ogni speculativa, e pratica scienza, specialmente nell'Astrologia, che pochi, per non dir niuno nella presente età li corre al pari. Indi per la Badia del fonte Avellano Catria varcando, Fronton si trova sopra d'un'erto scoglio trà i rivoli Avernosi, Contea de' Porti Eugubini; di dove all'Adriatico scendendo, Paravento prima s'incontra, e dopò lui luoghi altri cento, tutti habitati, & in particolare Fierentino, Monte Marcello, Donico, Feniglio, già Contea di Vespasiano Caraccioli Napolitano, che fù di Federico ultimo Prencipe d'Urbino vigilantissimo: Aio, Monte Paganuccio, Monte Ghirardo, Drugo, S. Biagio, Monte Episcopale, Ricalvo, Bellaguardia, San Gervasio, Monte alto, Monte vecchio, Illustre Contea de gli Antichi Montevecchi, Monte Ruolo, San Vito, Monte Alfoglio, e S. Lorenzo, Marchesato di gran nome da Hippolito della Rovere già posseduto, Sant'Andrea, Mirabello, Contea de gl'istessi Montevecchi, le Fratte, la Torre di Camerino, Contea de' Bonarelli Anconitani, Barchi, Sorbolongo, l'Isola Fanestre, Riforzato, Sant'Ippolito, per le sue copiose Minere di bella pietra molto stimato, Montebello, che fù di più Conti sfortunatissima Contea, Mondavio, capo di questa fecondissima Provincia, che il Vicariato hoggi s'appella, Orciano, noto non tanto per gli Mercati grossi, che ivi con incredibile concorso di Mercanti il giovedì si fanno, che per una nobile

Aca-