Pagina:Istorie dello Stato di Urbino.djvu/201

162 Dell'Historie de' Galli Senoni.

Hercole fù trovata, & una testa parimente di bronzo Corintio, che rappresenta giusto di ventidue Anni un giovine, in quindici libre di peso; e perche questa tiene gran somiglianza con il capo dellʼaltre statue di Apollo, supponesi che in Suasa egli havesse un Tempio, ò unʼAltare almeno, dove il simolacro suo si adorava. A lato di una via, che per mezzo il Colle Miralbellese descende al fiume, crociera facendo con la strada principale, che scorre costeggiando i Colli, per lo piano verso l’Apennino, che à punto è di Suasa nel centro, vedesi un poco di terreno rilevato, dove nel secolo decorso, trà molte ruine di fondamenti, trovaronsi da i bifolchi due marmoree tavole, assai grandi, scritte à caratteri antichi Romani, con molte altre cose spettanti à Tempij; principalmente statue picciole di bronzo, e fragmenti d’altre di marmo, con grosso numero di medaglie, d’ogni materia fusibile. Al Cardinale Giulio essendo presentate le Tavole, felle tosto mettere nel suo Giardino, in Castelleone, che di presente la Duchessa Livia sua nipote possiede; una de’ quali fino à questo giorno dentro il medesimo luogo si serba, in cui si legge questo seguente Elogio.


C. IVLIVS TERTIUS SEX VIR
CERERI. SACR. ET POPVLO
PRANDIVM MVNERE
FVNCTVS DEDIT.


Che questo medesimo, in quanto alle parole significa:
Caius Iulius Tertius, Sextum vir, Cereri Sacrum, et Populo Prandium functus dedit.

Di cui l’argomento è, che Caio Giulio Terzo, sendo uno de i sei huomini stato, che havevano cura, per l’abbondanza di provedere, l’officio compito, sacrificò à Cerere e fece un pranzo al Popolo. Da onde raccogliesi, che il Tempio, frà le cui ruine trovossi la Tavola sudetta, era dicato à Cerere, il quale per l’abondanza del Suasan Territorio, fù da gli suoi Cittadini edificato, alla Cittade in mezo, in cui sovente sacrificavano à quella. Onde Caio Giulio Terzo, in ringratiamento della gran copia di grano, che da quei campi raccolse, dal con