Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Libro Secondo. | 137 |
ABEIENÆ. G. F
BALBINÆ. FLAMINICÆ
PISAURI. ET. ARIMINI
PATRONÆ. MUNICIPI
PITINATIUM. PISAURENSIUM.
HUIC. ANNO. QUINQUENNAL.
PITINA. PRI. MARITI. EIUS.
PLES. URBANA. PISAURENSIUM
OB MERITA.
EORUM.
CUI.
IMP.
IUS.COMMUNE.LIBERORUM.
CONCESSIT.
L.D.D.D.
Si conservò Petino in ogni tempo alli Romani, finche in Italia prevalse la lor potenza, fedele: mà poi de’ Goti alzandosi nella medesima l’Imperio, questa Città volendo à quelli opporsi, fù da loro arsa, e destrutta; come dalle reliquie sue se n’hà la fede, che incenerite molte se ne vedono. Gli habitanti, che dal conflitto scamparono, dopò la partita de i Barbari insieme riunitisi, alle pendici d’un Monte, al Per
sena