Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/93

75 lo all’assedio di Napoli e malamente la ridusse. Ma Lo* tario mòsso da^ reclami del Duca vi spedi suo ambasciadorè Contardo, pr^ando il Benerentano Principe a non più molestare i Napoletani; come in effetti dopo una ostinata guerra di sedeci anni fu accordata una tregua di dnqne anni per mezzo del vescovo di Napoli Giovanni (i)«L^ accurato Guoiiilo Pellegrino ci ha saputo conservare Fi* strumento, o Capitulare di questa pace ) prezioso monumento dell’anticliità (a). In questa tregua furono comprese ancóra le città d^Amalfi y Sorrento ed altri castelli dipendenti dal ducato napoletano, a^ Greci augusti soggetto. Il principe Sicardo in quel tempo andava da per ogni dove in traccia de^ corpi de^ Santi, onde arricchirne la Beneventana basilica, e già Sicone suo padre antecedentemente trasportato avea colà il corpo di s. Gennaro* Ma Sicardo ebbe in seguito il piacere di portarne seco d^li altri. — Il corpo di s. Bartolomeo Apostolo, che fin allora erasi conservato in Lipari venne per di lui ordine da^ marinari Amalfitani trasferito in Benevento, nel mese d’agosto 838 (3). Gli Amalfitani che trova vansi possedere nella loro villa di Minori il corpo della vergine (i) lohan. Diac. in Cronol. Episc. Ncapol. in lohan. Episc. 48. (a) Pellcgr. bist. FriDc. LoDgob. de Capitulari Frioc. Sicardi t. 3. (3) Niceta Faflagonc • • • • *.. nell’orazione di questo santo ci dice a Longa itaque decursa serie, extremis temporibus, in diebas Tbcophili Imperatoria, capto ab Agarenis, in quo s. Apostoli» jacebat, praesidio, omnique Lipara Insula manente desolata j Beoerentanae Urbis Rcgolus, Apostoli pcrcaeptis miraculid, ferventi erga Sanctum fide excitatus, Amalphitanac urbis nautis aliquot convocatis, quantas par crat pecunias dare pollicitus, ire jussit, ac prctiosum illud tbcsauriim ad se dcferrc $ quod et contigU.