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64 sive conquiste udì al regno d^ Italia la Sicilia e quindi la Gallia Narbonese e la Spagna. Egli fu un principe veramente amabile e benefico j non alterò punto le leggi, gli ordini e i magistrati, che trova^ansi di già introdotti sotto gr Imperadori in Italia: Ne’ 38. anni circa di regno, poco mancò che non facesse risorgere un grande impero. L* Italia riacquistata l’antica pace e tranquillità giunse a tale opulenza che le antiche ferite erano quasi cicatrizzate. Morto Teodorico nel SaG, la sua figlia Amalasunta (i) donna di alto e virile ingegno, prese le redini dello sta* to pel suo figliuolo Àtalarico fanciullo di tenera età, il quale cadde vittima delle sue dissolutezze ed imfami voglie nel sedicesimo anno di sua vita u Italia il giogo ricusar non vale, «Che al collo V hao non pur gli uomini messo, «Ma per più scorno ancora il debil sesso. Amalasunta, per sostenersi nel regno, associò nel 534 Teodato suo cugino, figlio di una sorella di Teodorico chiamata Amalafrida, uomo pigro, perfido. e senza onore: costui benché giurasse d’essere contento soltanto della pompa e del titolo di re, lasciando ad Amalasunta il potere e la cura del regno tuttavia non molto dopo tolse a quella Regina il trono e la vita facendola morire in un bagno caldo (2). L’imperador Giustiniano, che re(t) Bisogna sapere, che Teodorico per disavventura dell’Italia ^ non ebbe figliuoli maschi, a’ quali avesse j^otuto dopo la sua morte tramandare le sue conquiste: ebbe soltanto una figliuola natagli da sua moglie Audefelda sorella di Clodoveo re de’ Franchi, chiamata Amalasunta e questa maritata cou Eutarico e poi con Teodato. (a) Procop. de beli. goth. lib. I. cap. 4. Journaud. dereb. Gèf. cap. 69.