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48 indossaTa là divisa di pellegrino. U Tarennese s. Gregorio ci attesta che in Patrasso provincia delF Acaja e ÌVLogo del primo suo deposito, in maggior abbondanza e quasi a rivoli sgorgasse quel divino nettare, (i) — Questa sacra tomba richiamò altre volte visite di omaggio e di venerazione prima del serafico s. Francesco nel laSo (a), e poi della principessa di Noritz s. Briggida nel i354} reduce da Gerusalemme, siccome ella stessa lo attesta nella sue rivelazioni (3). Nello stesso anno parimente si portò in Amalfi a tà religioso scopo Luigi di Taranto con sua moglie Giovanna I j come per lo stesso motivo si mossero anche i due pontefici Urbano IV. al riferir del Freccia (4)) e Pio II. Piccolomini (5). Non fu di meno ammirevole la somma pietà, e divozione degli augusti monarchi Filippo II, III, IV, in (i) Divi Georg. Turroneo. lib. I. de gloria marlyr. pag. 5j edìL Coioniae, Andreas Aposlolus, magnum miraculum in die solemnitatis •uae profert, hoc est manna in modiim farhiae, rei oleum ciim odore nectareo» quod de tumulo ejus exudat Nam ferunt in aliquibus annis, in tantum è tumulo oleum exudare, et usque medium iMsilicae profluat rÌFua ille. Haec aulcm aguntur apud pré’vinciam Achaiam, in civitate Falras, in quo B. Apostolus sive marlyr prò Redemptoris nomine crudfixus, praesentem yitam gloriosa morte finifit. (p) Waddingo annal. minor, to. a. pag. 4o. (3) Lib. 6. cap, 107. Chioccarello Antistitum Neap. eccles. catal. pag.!i36. Visitò pure detta santa la chiesa di s. Michele al monte Gargano, il corpo di s. Niccolò io Bari, quello di s. Tommaso Apost. in Ortona t quello di s. MaUeo in Salerno. (4) Freccia de aobfeud. de provinciis et civit. regni n. 35. p. 7^. (5) Commentarij di Pioli, libri, p. 47.