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455 altre Tirtù che lo fregiavano, meritamente gli acquistarono nel i33o la cattedra d* Amalfi, che pel coi’so di otto anni amministrò con senno, prudenza ed affabilità. Nel i34o intervenne con cinque metropolitani e cinque vescovi del regno alla consagrazione deìÌA chiesa di s. Chiara di Napoli, fatta costruire dal re Roberto’: e nell’iscrizione di quel campanile si addita- tra^ nomi di quegli insigni prelati queUo di Landolfo cosi segnato Z. dedit Amdlfà dignum. dai Contia Petrum. * Verso il i346 fu da Giovanna I creato luogotenente e gran protonotario del regno (i). Cessò di vivere indigente, perchè tutto avea dato a sovvenimertto de’ poveri e della chiesa, il 3o gennajo i36o. Lasciò scritte molte dottissime opere rapportate da Antonio Possevini (^apparatus sacer to. 2. pag. 3a6)) il quale cosi scrisse: (c Landulphus Caracciolus NeapóliJì tanus ord. minor, archiep. AmaJphitanus, Scoti au)> ditor j scripsit in quatuor libros Magistri Senten» tiarum, Incipit Fundamentum primum lapidis Sap.» pbiri* In Zacchariam Prophetam. In quatuor item,» Evangelia. In Epistolam ad Hebraeos. Sermone^ j^e» tempoirc* Quodlibeta complura. Calhedram ( Ut vocant)» IVIagistralenjL Ioanne XXII. Pont. Max. Lutetiae rexit. ^ (i) Il gran protonotario del regno (da Hporos 9 primo ^ e dalla «parola Notarius: primo notajo o primo segi^etario ) sì sottoscrivevajn tutti i prùrilegj ^ editti t prammatiche del re,.e per le sue mani passavano tutl’i diplomi, e da lui s* istromentavano. Tia i. sette Ufllzj della Corona prendeva il quinto posto, e ne’ parlamenti gcnci^Ii sedeva alla dritta del sov^’ano dopo, il Grande Ammiraglio — Fu dello anche LogoUieta. Vid. Ducange iti Glossar, voc. Lo^atheta.