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45i di Positano ( ved. Part. II pag. 4^4 ® *^«) Dapprima creato vescovo di Minori, fa indi chiamalo netiio3 a governare la chiesa d^ Amalfi, ove fece tralu* cere le più rare e pregevoli virtù del suo animo. Ma già logorato dagli anni rinunziò di sua spontanea volontà r ovile a lui commesso e si ritirò nel mentovato monastero di Positano, dove verso Tan. iiaS fini gP ultimi gior* ni di sua vita nella qaiete e nella solitudine. Gli Amai** fitani intanto nominarono per loro pastore Sergio Terrafalcone abate di s. Giorgio d* Atrani e poi Costantino Bogadei già vescovo di Bavello; ma né Y uno né T altro potè ottenere la conferma dal papa(i). Giot^anni della Porta arcidiacono e patrizio Salernitano nel ii3o prese il pallio dalle mani dell’antipapa Anacleto, alla cui morte Giovanni fu discacciato dalla sede ( come scismatico ) dal leggittimo papa Innocenzio II, e fu costretto a ritirarsi in Salerno sua patria. Giovanni "^ * ^ di Benevento nel 114^ 9 uomo dotto edr esemplare, visse nella cattedra arcivescovile anni a4 ^ morì nel 1 166. Giovanni di s. Paolo patrizio Palermitano si vide nei 1166 in questa sede. Egli fu molto caro al re Guglielmo il Buono, dal quale richiamato presso la sua corte in Palermo, colà cessò di vivere nel mese di Agosto dell’anno susseguente. Roboaldo "^ ^ * nobile di Lombardia, canonico del duo, (1) Chroiiif:. Auialph. cap. 47<