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404 lo poi delle sottostanti rive, oflEìrono uno spettacolo variato, rallegrante ed inesprimibile. Il suolo ivi è generalmente leggiero e pietroso, molto acconcio per la coltivazione delF olivo e del carrubo de’ quali abbonda. Ciò non ostante la mano dell’uomo ha saputo ammansire la ferocia di questi terreni che veggonsi coperti di vigneti fatti a scaglione, da’ quali oltengonsi de’ buoni vini e scelte frutta. La penuria delle acque, massimamente nella state, è uno de’ principali danni che soffrono gli abitanti di questa contrada occidentale, i quali generalmente son provveduti di cisterne. — lì Jilo di cotone quivi manipulato, offre un capo d’industria per qucst’indigeni che ne fanno smercio ] altri ritraggono la loro sussistenza dal mestiere della pesca. Il mare offre pure la ricca pesca del corallo che per imperizia o per risparmio di gran fatica rimane trascurata ( secondo antecedentemente si scrisse alla pag. 291 di quest’opera)^ tuttavia i marinari della Torre del Greco ne profittano del vantaggio (i). (i) Il corallo e formato da una specie di polipi marini che si fabbricano le loro abitazioni contigue; è una unione di piccole cellule in ognuna delle quali tì ha un polipo. Desso si assomiglia ad un «rbusto spogliato delle sue foglie. La forma del fusto li avea fatti classificare tra vegetabili > ma oggidì è abbastanza manifesto non esser dessi che veri animali, conosciuti sotto al nome di Z€)ofiti, che ▼iene a significare animali-piante» Crediamo non inutile, per coloro che r ignorano, rapportare il metodo della pescagione. Quattro manne (dicono i pescatori ), che sono tanti stracci di reti fatte a foggia di.sacchetto, s’attaccano a quattro angoli di due pali incrocicchiati) uguali ) lunghi e forti, che chiamano braccioli, ndla croce del cui centro sta ligato un gran sasso con una corda per farla calare sot* t’acqua. Un palombaio l’accompagna al fondo, e dove trova la ceppala del corallo ( da essi chiamala chianca ricca ), allora ravrolge il eorallo nelle reti e quelli dalla barca mediante la corda con vira