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599 eardus rex audwisset, ^luod naifigium suum Messanam vencrat j XIII die septembris a Salerno recessit, et trans-iens ante cwitaiem archiepiscopalem quae Malfae ( A* malfi ) dicitur, et ante cwitatem (juae cosse dicitur, pe-^ mt ad cwitatem^ et castellani ijuae dicuntur Scale (Scala ) ec. «Facilmente V antica Cosa, o Cossa dovette subire una di quelle catastrofi niente dissimili a tante altre città lit^ forali del nostro regno. La sua antica situazione dovea essere tutt’altra dell’odierna, e più al livello del ma*re 9 stantechè niuno monumento di essa rattrovasi nel* Fattuale che imprimergli potesse un epoca cotanto remo-^ ta. Gli effetti delle eruzioni vulcaniche del Vesuvio ^ i di*«tòstri e sconvolgimenti delle maree facilmente la fecero all’intutlo scomparire. La novella Conca che comunemente credesi cosi chiamata a cagion del suo piccol porto naturale della fi-^ gura di una conca, sta situata sul dorso inferiore dei monti d’Agerola. La sua popolazione ascende a 1280 abitanti, dì cui la maggior parte son marinari^ le don«ne sono svelte e di grazioso aspetto. La sua marina nu<mera 18 brigantini quadri^ clie viaggiano quasi da per tutte le coste d’Europa, Asia, Africa, e talvolta anche dell’America. Pochi anni prima ne contava a8«. Trasse origine da questo paese la nobile famiglia Mele | la quale un tempo appartenevasi al sedile di Porto. -^ Girolamo Mele oriundo di Conca fu Giudice della G. C. dal i5oo al i5io. Net XVn secolo produsse anche Carlo Noci celel««letterato, scienziato in filosofia e molto versato nell’ar«* te poètica 9 di cui diede alle stampe La Cinzia impr. in Nap. nel 1594 in 4* 9 ^ ^^ diede pure la cura’ di