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58 4 dal fiume che passa scoperlo, lungo per lo mezzo. Ecco la Senna di Ma Jori. La veduta dal mare in qualche distanza è superba ed incantevole. La naturai disposizione deMeliziosi giardini formano tal grazioso contrapposto col verde fogliame dei limoni, cedri, aranci, gelsi e di tante altre differenti piante, che ivi sembra ravvisare una piccola città di Persia, ove ogni casa si trova in mezzo ad incantato giardino. Lungo la marina sonvi anche delle paludi di qualche estensione, e fertilità. Un gran castello detto di s. Nicola dell’epoca degli Aragonesi, signoreggia su di una certa prominenza T interno del paese. Esso presenta una figura moltilatera, contornato da forti mura e guarnito di tratto in tratto di forricelle, di saettoni, di merli ec. Da antiche carte autentiche poi si raccoglie che que-. Sta Terra fu nel i3o6 conceduta graziosamente da Girlo II d’Àngiò alla regina Maria sua consorte, figliuola di Stefano IV re d’Ungheria, però vita sua durante (i). In seguito fa come le altre tutte della costiera posseduta in vassellaggio da’ Sanse veri ni, Colonnesi e Piccolomini, secondo facemmo menzione nella part I. cap. X«di quesf opera. Per ciò che riguarda lo stato morale del luogo é 4a sàpei^i che ivi nn tempo contenevansi molte chiese di ^ui la maggior parte sono state costrutte dal tempo, ed erano s. Maria della Veterana, s. Vito, s. Pietro in Posalo, 8. Maria di Betica ( Vecila ), s. Mainino, s. Maria del principio a Pontepriraario, s. Giacomo della piùzza^ s. Giovanni a Cainpòto et. La chiesa prlncipaXO Re{!ÌsK dèlfa Rrg. Zét. an. i5«G Ut. I. fot.’ j^rj.