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568 Questa’ chiesa’ è parrocchiale, come’ pare’qaetle ^i s. Michek e s. Gennaro a Fìllamena. • Molle chiese un tempo contenevansi in questo picmdl paese, (come ci attesta la sua cronaca ); cioè quelle di 8* Sebastiano, s. Matteo, 8. Luca e s. Angelo a Fkfreel" 4ai 8. Martino a Siwguineto: s. Martino con un monistero «di religiose a Fìllamena: s* Giterina a Pontamena: s. Pietro e 8* Vito allo Petrito: s. Maria della Veterana ’, 8. Marco a Torre, Y Annunziata a MinoU, 8. Angele A Ferrigno, s. Agnello de^ Lustri, s. Kiccolò de’ Folpir celli, 8. Leone papa > s. Bartolomeo, 8. Eliasmo, 8. Lucia col monistero (i) e s. Giovanni a mare^ donata nd -iii8 a-religiosi benedettini della Ss. Trinità della Cava— ^Fuvvi anche un convento di monaci Agostiniani, detto di 8. Niccolò a Forcella, posto suUai cima, di una deliziosa collina verso la parte boreale. Fo edificato ^es» il i6a8 e cinque lustri dopo venne - cBsmesso. In fine la Minorese città ne^ floridi tempi*, della signoria d* Amalfi fu partecipe alle sue gioie ed affanni; ma allorché questa dominatrice de^mari andava man mano in decadeoza, quella assiem colle altre andava a nascondersi in una profonda quiete e tranquillità. — li fatale contagio di peste del i656, che tanto imperversò e prese piede sulle popolazioni del nostro Regno, non lasciò immune questa ridente città dal comune flagello; dove per quanto ci attesta la mentovata cronaca si trovò in sei mesi la diminuzione di 355 cittadini, numero ben significante per una popolazione che non contava in allora che presso a poco mille abitanti! Ai pi*esente ne conta ^^io, ripartiti tra la dasse de’ negozianti, artefici ^ marinari e giardinieri. (0 Cronac. Minoiesc ]>. ’j54.