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3% quali trasse la riputazione e gli applausi di uomo ve«» ramente saggio. Nel i646 riportò illustre vittoria nel consiglio Collaterale ed in presenza del’viceré duca d’Arcos nella difesa di una rilevante causa, che acquistogli il plauso universale e la carica di Avvocato fiscale in provincia d^ Abruzzo Citra, e poco dopo quella di Giudice di vicaria e di regio consigliere. Egli fu il primo ad introdurre nel foro V erudita giurisprudenza, e la maniera di disputar gli articoli secondo i veri principj dei buon dritto e giusta rinterpetrazione de^più profondi giureconsulti, facendo risonare nel foro i venerandi nomi di Cujacio, di Donello e Duareno» Quasi stanco ed ànnojato della magistratura rinunziò la toga e ritirossi a vivere in Mergellina in un suo podere ^ dove diedesi tutto ad un ozio 0osofico; ma cpmeccbè continuamente le serie $Uie occupazioni e la. sua quiete veniva colà interrotta dai concorso di amici, clienti e viaggiatorii, cosi fu costretto a trasferirsi in Procida, ma per uguali importunità dovè. abb^n- • donare quel nuovo soggiorno trasferendosi in Candela y terra in provincia di Capitanata, dóve a* 17 settembre del 1698 compi il còrso mortale tra il ranmiarico e le lagrime di tutti <][ùei cbe aveano avuto il bene di avvicinarlo, e màssimamente de* Raveliési cbe accoglierne non potettero V estremo respiro. n vescovo di Melfi fece rendere gli ultimi uffizj alla sua memoria meritamente dovuti, e pubblico elogio funebre vennegli dirizzato dal dottor (jiovanbattista Patetta. Il cT Andrea lasciò colle stampe moltissime dotte opere che per brevità tralasciamo. U Crescimbeni rese a costui degli encomj nella storia della volgar poesia, e F] Cesco Redi (i) in versi berneschi così scrisse (1) Bacco in Toscana.