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348 dal popolo escludeva dal sao sedile particolare ognun altro che menomato fusse nel gradò e condizione. E di già si eligevano dalla classe de’ patrie} un sindaco proprio con due eletti, a differenza del popolo che un altro governatore scegiievasi dal ceto popolare. La famiglia Rufola tanto famosa negli annali, e cotanto preconizzata dal nostro giureconsulto Freccia si vuole d’origine Romana e surta da Rutilio Rufo istitutore de’ tribunali militari. Sotto i sovrani angioini Carlo I,e n^ quivi edificarono un sontuoso palagio acuì dava ingresso un porticato tutto contornato di colonne ed intrecciato da fregi in forma semi-gotica^ di un gusto tutto singolare. Le colonne che sostengono il pian terreno vedonsi sepolte fin alla metà — Quest’ampio e superbo edifizio vedesi dintomo circondato da alte e minacciose torri quadrangolari 9 dal tempo molto danneglate, e che fiinno fede dei secoli di prepotenza, d’immanità e di tirannie. Questo palagio a’ suoi tempi il più maravigfióso fra quanti altri furono colà; venne abitato in vàrie occorrenze da’ sovrani Carlo II, e Roberto d^Angiò, e più di un secolo prima dal papa Adriano ly che per is* visla il Freccia dice essere stato Urbano IV (i); e lo stesso ci assicura ben anche che il pontefice celebrò nella maggiore chiesa un pontificale, per quanto fu possibile, solenne. — A’ tempi del conte di Sicilia Ruggieri contava questa famiglia due ammiragli e novanta cavalieri molto valorosi nella milizia e di mare e di terra tra quali il famoso Niccolò Rufolo, grande ammiraglio e duca di Sora. Egli fu sommamente caro all’imperator (i) Freccia de subfcud. tit de ori^. feud. p. 8. n. 71. Vedi Sicola Vita di s. As|>rcno pari. 2> pag. 667.