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345 La chiesa deirAnnunciata del pendolo (^forse così chìar’mata dalla nobile famiglia Aripendolo ), fu eretta da Filippo Freccia circa il 1200, e veniva governata da quatti*o curati o rettori (i). Poi nel 14^3 il re Ladislao concedè la medesima al patrizio Niccolò Fusco in premio di servigj a lui prestati ^ onde al presente ’è di regio padronato. Mentre lo spirito di ambizione e di dominio, le scissure fra potentati che tutti cercavano occupare il supremo potere producevano fatali conseguenze e danni incalcolabili su molte città del nostro regno, Bavelle con le altre sue limitrofe ne sperimentò gli spaventevoli effetti, massimamente neiran. iiSj, quando i Pisani inspirati dalla gelosia ^ con un secondo saccheggio rivendicarono la sconfitta due anni prima ricevuta (a), capit dicti ofHcii in cìvilate Ravelli die la octob. i3a3 in ecclesia 8. Màriàe de GradlUo^ ubi Universitas congregari solet et inter testes Genlilis de Fusco ecw Actum Ravelli per notarium Philippum de OSerio coram Nicolao de lusto ludice dictae civitatis ec* In un altro luogo del medesimo archivio (*) scorgesi pur anche di tenersi le assemblee nella ^chiesa di s. Agostino (oggi posseduta da* Frati minori Conventuali ). Usanza conservata fin al 1619, tempo in cui venne commutala nella piazza del vescovado. (*) Ex ciut. archÌT. an. i3o8. Ut E. fol. xo4 i x4o. (1) Ex citat. arch. an. i3o4 Ht. €• fol. 36. a terg. (3) Vedi Parte I. Gap. IX. pag«17Ò. di quest’opera.