Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/364

34o gusto* Nella facciata di mezzo vi sono due iscrizioni marmoree; la prima rammemora la pietà del patrizio Niccolò Rufolo differente del prelodato j ma pur suo discendente, che nel 1360 la fece costruire; e T altra dell^artefioe direttore Niccolò di Bartolomeo Fogia. Quella è cod espressa; TIRGINIS ISTVD OPVS RVrVLVS HICOLÀYS ÀMORB. TIR SICLIGAITÀE PATBlAE DICAYIT HOBORE. EST MATTHAEVS AB BUS VRSO lACOBVS QYOQTE ZTATYS XAYRVS ET A PRIMO LAVRENTIYS EST GEHERATY8 HOC TIBI SIT GRATYM. PIA YIRGO PRECAREQYE ZTATHI YT POST IPSA BOITA DET £IS CELÈSTIA DOHA. I.APSIS MILLENIS, BIS CENTYM, BISQYE TRICBHlS CORISTI BISSEUIS AlfNIS AB ORIG^IVE PLElfli. Neil* altra leggesi; EGO XAGISTER IflCOLAYS DE BARTHOLOMEO FOGIA MARHORARIYS HOC OPYS FECI (l).

Credesi che questo capo d* opera dell* arte fusse siato lavorato da più artefici sotto la direzione del mentoYato capo-maestro. La cattedra episcopale é anche fregiata di superbi musaici con due colonne spirali. (1) La parola Fogia rende dubbioso se devesi Nttribuire come nome unito.i o aggiunto al casato, in qualunque modo incliniamo a credere essere stalo Ravellese l’autore di si mvignitico lavoro.