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35a di Scala, Giov: Francesco, e Marcello Marciamo famosi giureconsulti ^ i quali di buon ora si fecero distinguere alla tribuna per V estensione delle loro cc^nizioni e per la robusta e loro solida eloquenza. II primo fa padre di Marcello, e Reggente del consiglio collaterale d* Italia appo il re Filippo IV, che pubblicò colle stampe due volami di disputazioni forensi, quali dedicò alla prefata M, Cattolica. E Marcello, che fu Vicepresidenì^ e consigliere della curia di s. Chiara, e compose molte dotte opere che leggonsi annotate presso Nicodemo (i). ’ Il numero di questi benemeriti ed illustri cittadini da noi riportali; non è che un brano de^ tatiti, sufficiente a far sovvenire alle future età lo stato di un paese ricco e nobile di personaggi di ogni tempera chiari • ragguardevoli. Ma oh quanti altri iUcLcrymabiles Urgentur j ìgnotique longa Nocte.... (2) / Non è finalmente da trasandarsi che questa città prese per istemma uno scudo con una scala per la quale monta un leone che colla dritta mostra una mezza luna. Quantunque un altra impresa più splendida della prima, sia stata quella di uno scudo inquartato, nel cai mezzo vi brilla la croce deV^valieri gerosolimitani sor^ montata da un giglio, ed al disotto ha uua corona du(1) Addizioni al Toppi pag. 1G2. (2) Hural lib. 4 od. 9 v. aG.