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55i pur patrizio di Scala, nacque verso il i6oo. Ebbe per moglie Vittoria Marzano, la quale premorì al suo marito a^6 gennajo i635. Abbandonatosi interamente al foro acquistossi una gran riputazione in tale carriera. Sulle prime fu mandato come uditore nella provincia di Principato Ci tra, e Basilicata. Nel 1647 ^^ crudelmente bersagliato dallo spirito fazioso del popolo napoletano, dal viceré duca d’Arcos fu eletto giudice di Vicaria^ e due anni dopo creato regio Consigliere. Nel 1678 divenne pubblico professore de^ feudi nella regia Università di Napoli, ove mori nel 1689 in età matura. Nella sua età virile scrisse: Resolutionum Jbrensìum decisarum, to«a. in fol. Neap. i645, apud Robertum Mollume e più tardi: Additiones ad Consilia Pauli Staibani serùoris. Fu ancbe assai cospicua in questa città la famiglia Ristaidi, oriunda da Giovanni Ristaldi famoso cavaliere Francese, cbe per la sua fedeltà verso Carlo I d*Angiò fu Creato suo consigliere, ed in premio ottenne la città di Lucerà in Puglia (1). A’ tempi degli stessi re Angioini, due prodi cavalieri di questa prosapia e di nascita Scalese, si resero molto celebri, e furono Stefano ed Angelo Ristaldi: come ancbe sotto gli Aragonesi, Goffredo e Sergio, ambedue personaggi distinti nella milizia. Francesco intorno agli stessi tempi si rese celebre nel foro Napoletano e per le vaste sue cognizioni e anzianità fu capo del collegio de* giureconsulti. Non ometteremo in fine la memoria di due patrizj (1) Ejl regist. Caroli I. an. 1. 211. 1271. lit. B. fol. 01 clan. 1^73 Ili. B. fol. 43.