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«7 à’mm giorno tomultaofOi D novella aliiutore oggi con ImoquUbi ìiidiflEereim ne passeggia il suolo altre Toite calcato da esseri che ^pu non lianTio chi loro somigii! IJuanie yolte del lampo, che rimembie, L^ge, moneta, e ufficio, e costume, Hai tu mutato ^ e rinnovato membre? (i) U aspetto piiQcipale della città è dalla parte della marina: questa vien divisa in due porzioni dal fiumicello Canneto (a), cV è per gli abitanti di gran giovamento^ anzi y per cosi jdire, F unico loro sostentamento; poiché oltre ^ tener netto da inunondizie il paese, serve ad animare più cartiere, macchine, ferriere e molini. Altri acquidptti al livello delle strade sonuninistrano copia abboiidante di buon’acqua a tutte le case facoltose, e alla pubUica fontana della piazza. Dalla parte della marina la città è piana, e cbiaramente si scorge, cbe una parte è stata invasa dal mare. Siffatti sconvolgimenti e disastri non sono nuovi sot per Amalfi e per altri paesi littorali del nostro Regno^ ma per altri siti eziandio^ Dove i mari fremean tempestosi 9 Ora i piedi ri passano asciutti: Tempestosi Yk fremono i flutti, Dove asciutti passavano i pie. ^imm (1) Dante Purgat. VI. i45. (a) Nasce ne’ monti sapcriorì dì Scala in tre luoghi: il primo detto Ceraso, il secondU» Fistida e ’I terso Gorgone, qnali sorgive conflaenti formano il picciol fiuiife die passa eoferto per mexzo della città.