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^99 r allra aecavallate, e fronteggiato da ponti testé costruiti per la strada consolare f da una rampa che sembra ^ersQ I» dritta sorreggerlo dalla riva del mare. Il rivoletto Dragone offre agli abitanti la salute, i comodi e la freschezza.’ Un campanile di gusto saracenico ricorda tuttora Todìosa e terribile vendetta spiegata dal bastardo re Manfredi;. allorché costui trovandosi occupato in gravi differenze cA papa Innocenzo IV., gli Amalfitani che seguita aveanoi il partito guelfa, ebbero a sperimentare conseguentenobente il regio sdegno. La cattedra arcivescovile fu tenuta Imi^ tempo sospesa, e 1 famoso Giovanni di Procida medico^ e familiare del re disponeva a suo modo delle rendite. é dé’benefizj. Ne cioè tutto. Manfredi dalla Sicilia spedi in- Atrani un orda* di looo Saraceni a prendervi postoi» Dio sa quante ingiurie e vessazioni ebbero da ingozzai* re igli ’ Atranesi in ^lezzb a si esacrata gente! I sacri chio^ sitri delle vergini non furono punto rispettati dai liiiesr) tinaggio saracenico, ciò che diede motivo più tardi, y epressamente nel 1269 al prelato. Augustariccio di. appartarli e riunirli fuori le mura dell’abitato, formaiidoilià’ un solo, come scorgesi dalla sua lettera pastorale ( i). > ’Per quanto è incerto il tempo che questi barbari vi abbiano stazionato, altrettanto ci rimane ad osseErvarei d’averne questi abitanti in certo modo ripai*tato iiaureta^TJ gio un dialetto proprio e particolare, la cui pronunzia e suono disgusta mirabilmente le orecchie. Al presente non vi rimane nel paese altra casa monastica 9 se non quella di religiose francescane sotto il tìtolo di s. Rosalia. (1) V. rcgist. monial. Ss. Triiiilatls Ainalph. n. 428 > Ì19. ci Bulla Gregorii X. die 3 lutii 137 i.:poiit. «u. iil.