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jMlà manM (t). Le piante cbtf ngelano ne’ niouli e colline sòtiò r origanum i^ulgétre, /di jtAlf^ia triloba, la satureia, Farbutus unedo ( còrbétBolo ), il cmtaegus, la daphne laureola, U viburnim laMana, il ginepro, il lenlitco ) il mirto, il ràmerlno, il timo, il ment»stro acquatico^ il serpillo, la nepitella^ la sabina ec.^ e fra le piante vivaci o siano erbe a fiori delle stitgiòni sono il crocus vemus Lin: (zaffi?ranoa fiore giallo) > il cielaminoo pan porcino dUdl’isola di Coo (cydamen^ CoumJ (a), là primula veris^ la piala montana ^ la Jragaria {(mg^Àa) ^ le giunchi glie, il semprevivo, il caprifoglio, ec. fra le erbe medicinali, V issopo j la dulcamara, V asparago, il capelvenere, la ginestra, il capuzio acuto, il crescione o nasturzio, il romice 6elvatico> il cinoglosso, il giusquiamo, la mer«eorella, Y aristolocbia, la ruta selvatica, V assenzio e Artemisia abàyntium ), il camedrio ( teucrium chamaedris ) 1 il centauro minore fgentiana ceniauriumj, la matricariA ( parthefdum J, lo scordio, il titimalo, la "valeriana, la fumaria, T altea, la consolida maggiore, il tasso^barbassO) la felce maschio, la scolpendria (asplemamj, la fillirèa, la tamerice, la pimpinella (nymphaea) ec. Nella stagione autunnale grande è la copia de’ funghi, <■ ■ • (i) Nel commercio distinguonsi tre specie di manna: la manna in lagrime, la manna in sorte e la manna grassa. La prima è solida, bianca, leggiera, zaccherosa, e qualche volta cristallina nella superficie: la manna gniisa è un ammasso di firattmenti agglutinali da mucilaggine; essa é bruna, molle, pesante | il suo odore e sapore è nauseante, ma nel. tempo stesso zuccheroso. La manna in sorte tiene il mezzo tra la inànna in lagrime e la grassa: non è impiegala che in medicina. (a) I campagnuoli corrottamente lo chiamano mela^terragna, Vire ne* boschi. I suoi tuberi si usano in medicina per fare un unguento •Ito accreditato per le emorroidi.