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984 » del paese y come si osserva dalle tante rovine di qnelK » che in ogni dove si rivengono , e qnalcbeduno di essi » rispettato dai tempo. Il chiostro de' frati conventuaK » della Città di Amalfi è formato da piccioli colonnati di » marmo del paese. Nel convento de' Padri Cappuccini » della medesime città si veggono molti pezzi dell' ìstesse » marmo , lavorati per varf usi. n « Le otto colonne di marmo poggiate sul dorso di » quattro leoni e di altrettante pantere , che sostengono » il pulpito della principale Chiesa della (piasi rovinata » città di Ravello , e che meritamente per la bellezza » loro dovrebbero stare in altro luogo , per non essere » del paese , si debbono credei-e colà trasportate dalla D lussureggiante divozione di quei tempi , come ancora » la bellissima fonte battesimale di un pezzo df porfido » che si vede nella Cattedrale della Città di Amalfi. » a Vi sta (sopra al pulpito di Ravello) un'aquila an- » che di marmo , il di cui aspetto esterno è nero tanto, » che da giù pigliasi per porfido , ma il di cui fondo » è bianco ciò che dimostra V arte di colorire i marmi » essere stata nota anche in que' secoli, hì a Sappiamo inoltre che nella masseria o sia podere n appartenente al Signor Consigliere Frollavo , nella co- li stiera d' Amalfi e propriamente sul monte di Aironi ìi trovasi una cava di finissimo marmo dalla quale il » detto Signor Consigliere ha fatto tirare de' bellissimi » burò e tavolini per uso di casa sua. Il masso sta tn- )) volto sotto quattro involucri o strati. Il primo il meno )) lustro è di colore giallo smorto, occhiato a cotognino: » il secondo della stessa tinta ma più lustra venata con » strisce parellele biancastre ; e questa è la più simile » alla specie di Siena , di cui sgraziatamente si fa uso » smoderato ne' nostri appartamenti : il terzo è di ala- » basirò cotognino chiaro : il quarto più oscuro tigrato