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stro Regno. II suo golfo è formato da colline disposte io anfiteatro , che progressivamente s' innalzano sulla riva del mare (i). Essa bagnata a mezzogiorno dal mar Tir- reno si stende dal Promontorio Ateneo fin al Promon- torio di Capo d' Orso per lo spazio di circa 18 mi- glia , formando la figura di una costa di uomo e perciò corrottamente chiamata la Costa d* Amalfi, Lungo que- sta linea trovansì poche cale pel ricovero de' legni mer- cantili , e di tratto in tratto sorgono dal seno del mare enormi ed alpestri macigni , massi di monti staccati , lene di scogli (2) e secche a fior d' acqua ed a fondo. La roccia calcarea di marno-sabbiosa lungo la catena de' monti è dove più , dove meno compatta. Ha il co- lor bigio , ora chiaro , ora tendente al livido ed ora al giallognolo , secondo, i diversi siti. INon manca pur di esservi qualche piccola cava di marmo, che i naturali di questi contorni altre fiate hanno con felice esito im- piegato in diversi lavori ^ e su tal proposito mi piace qui inserire la seguente osservazione di Michele Torcia (3)» (( Nelle montagne della costiera di Amalfi nel golfo di » Salerno si trovano quantità di marmi , li quali seh- » bene della pcggior qualità j riescono utilissimi per molli » usi. Gli antichi abitanti di questa costiera si servivano » ne' loro edìfizj cosi pubblici , che privati de' marmi (1] Scip. Mazzella. descr. di^Nap. p. 2. DogUoni, AnRteatro d'Eu- ro| a pag. 697. (3) Sono così chiamati dai marinari gli strati di pietra o di are- na sopra de' quali vi ha poca acqua , e contra de' quali il mare si frange. (3) Mich. Torcia. Belation de la dcrnière cruplion du Visure de Tann^ 1779 pag. 109.