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«79 In tali tempi , T intero Ducato d* Amalfi contaira Soo^ooo abitanti (i)^ perduta poi T indipendenza sotto la dinastia Normanna non potè più reintegrarsi ael suo pristino 3tà- to j tutta fiata non lasciò di mantenersi con piii decoro e vantaggio sopra gli altri piccoli decaduti stati del Re- gnò) e colla mercatura e col commercio venir a capo di farsi distinguere e tenere per una nazione necessaria ad aversi per amica. I Napoletani che sin dai più bei giorni della repubblica Amalfitana erano stati per essa sempre parziali e collegati o per timore , o per amore y ^erso la fine del XII secolo testificar vollero la stima cbe da loro si dovea a questa valorosa ed industriosa nazione. Quindi diedero fuori un Privilegio col quale ammisero alla cittadinanza Napoletana i cittadini del Ducato Amal- fitano , dando loro la facoltà di potersi eligere i Consoli per la conoscenza delle cause secondo le antiche con- suetudini e costumanze del loro stato come pur di po^ ter liberamente negoziare in Napoli senza pagarvi gar belle , daz) portorj ec. e tuttocciò con indipendente ai^ torità (2). È notevole altresì che Y ammessa cittadinanza bus natam , ac rerum felicitate ac successu disparem, Eteninv illa^ non amplis circumscripta iìnibus , proximorum Principum armis ye- xata , nequit imperium latius proferre Sed haec optimts usa institutis et legibus , omni procul dissidio , concordibu« animis , ac 6tudiis res domi , et belli strenqe prudenterque administrans finiti- morum eludens insidiai , in tantam potentiam ezercuit, ut q.ua marjls qua terra lata dominetur , et in dies magis , ac magift sese efferat et florescat, etantiquae Italicae libertatis specimen et vestigia # summa cum dignitate sérfet ana et retineat. (1) Cronic* Minorese ms. pag. 4^. (3) Summonte ist. di Nap. I. i. e. 6. Gioecavello in calai, antiat. Neap. ecclcs. in Sergio III. in fine. lui. Caes. Capacci hiit« Neap»