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PARTE !!• COLPOD» OCCHIO SULLA COSTIERA D* AMALFI. Cjgli è fuor di dubbio che la città di Amalfi nelle stes- se sventure del greco impero , con possedere un terri- torio sufficientemente esteso , abbia di tanto ampliato i confidi de' suoi dominj , da sorpassare in estensione gli altri ducati di Napoli , di Gaeta e di Sorrento. Lungo la linea dell'estremo ramo degli Appennini set- tentrionali essa signoreggiava le città di Lettere , Scala , Ravello , e le terre di Gragnano e Tramonti-, dairorienté distendendosi fin al Promontorio di Minerva , abbraccia^ va le isole di Capri e le Sirenuse ', da mezzogiorno Conca , Amalfi , Atrani , oltre a Minori e Majori lun- go il Udo del mare -, e dall' oriente dilungandosi nel Golfo di Salerno^ determinava il paese di Citara comfe frontiera del suo Ducato. — Tutto questo lungo tratto oggi forma la Diocesi di Amalfi ( ad eccezione dell' iso- la di Capri , Lettere , e Gragnano , incluse nel suo ter- jìtorio , che ne' bassi tempi furono da essa staccate ). Le isole Sirenuse ancor esse facevano parte del suo pos-