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/ 366 r ordine Olivetano , ed ebbt somma perìzia della linguA latina , greca , ebraica , siriaca , e profonda cognizione delle scienze filosofiche e teologiche , e nella lettura de' Santi Padri assai versato ; laonde si acquistò meritamente il nome di dotto nella sua religione , ricevendone con- trassegni dì stima e d'onori. Nel i549 S'^ ^" conferita la dignità Àbbadiale, colla quale finché visse governò con molto zelo , rettitudine e prudenza più Monisteri , i quali furono aumentati di rendita, ed arricchiti secondo il loro bisogno e di fabbriche, e di suppellettili. Tradusse dalla greca nella latina favella tutte le opere dì S. Gregorio Nanzianzeno e quelle di S. Giov : Crisostomo , le quali o per r immatura morte dell* autore , o per altra ca- gione fin ora a noi ignota , non videro la pubblica lu- ce ma conservai'onsi ms. nella libreria del monistero di Monteoliveto (i). Giacomo Paniscozio Amalfitano , uomo di sommo in- gegno , visse nel i53o , circa. Scrisse molte dotte ope- re fra le quali una copiosa esposizione in forma di dia- logo sul salino 14 ponendo per interlocutori Davidde e Salomone. — Commentaria in decalogum , stampata in Venezia , i556. — Commentaria in articulosjìdei (2). Colà Paglia minuto d'Amalfi fu segretario del re Perdi- nande I d'Aragona , come apparisce da una carta di con- (i) Toppi. Bibliol. Napolet. (a) Vid. Wadingo Scriploiei Old. Minor, p. x84.