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s64 illustre famiglia. Avendo al)bracciato lo stato ecclesiastico fu ivi nominato Commendatario dello spedale de^Crociferì^ indi dal re Ferdinando I. d’Aragona creato suo segretario j ed avendo per lui una grande predilezione, gli conferì la cattedra vescovile di Minori, che tenne per pochi mesi) e da questa fu chiamato nel i483 ad occupare T arcivescovile sede d^ Amalfi, che per venti anni resse con indicibile zelo ed eroica virtù. Le somme largizioni da lui fatte a benefizio della chiesa, la sua carità verso i poveri senza limiti, il suo animo sempre benefico verso i tuoi concittadini, gli acquistarono il più lusinghiero ed eminente titolo di Padre della Patria. Cessò di vivere a 27 decembre i5o3, con rincrescimento di quanti aveano avuto il bene di ammirare Tintegrità del suo carattere e la filantropia del suo cuore. U suo corpo4u seppellito dentro la cattedrale^ ed un monumento fu eretto alla di lui memoria dal suo nipote Giovanni con questa iscrizione. Andreas f atri a amalphjtanvs, Arqrs aualfhiae arCHJPRAESyL. DVM SENEM FIXIT JUVENJS SANCTFM SACERDOTI! PROriVCIA OTTVME FVNCTVS, DEO HOMINiBFSQVE ACCEPTlSSIMrS FLAGRANTISSIMO SVI DESIDERIO OMNIBFSQ, RSLICTO MIGRAVIT, PATER PATRI AB ACCLAMATVS* IOANNBS CVNCTVS MVLTA PRVGE BONA CLARVS PATRVO BENEMERENTI SFA IM PENSA MERITIS ILLIVS, ET DESIDERIO SrO INFERIORE MOERORE, ET LVCTV PVBLICQ INGENTI PERLVBENS FACIVNDVM CVRAVIT, Palamidc de Cuncto di Amalfi fu uno de^ congiunti del prelodato arcivescovo. Destinato al ministero degli altari ot