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fl6i Niccolò , e Marino tutti tre Protontini del Ducato Amai* fitano. Tommaso del Giudice luogotenente del gran Ca«  merario di Sicilia sotto alio stesso re Carlo II. — Andrea, BuffiUo , Liugi e Girlo del Giudice a' tempi del re La* dislao trovansi nominati militi^ giustizieri delle provin- cie , ciamberlani , e signori di Capaccio y Trentanera, Agropoli j Castellammare della Bruca ec. Roberto , tro- vasi nel 1.374 vescovo di Cassano. Leonardo canonico d'Amalfi a' 19 aprile 14^2 creato vescovo di Bitetto , e morto nel 1482. Giovambattista religioso deirOrdine de' Predicatori , uomo di sommi talenti , ottenne il vesco- vado di Ventimilia , e da questo nel i483 fu promosso al* r arcivescovado d'Amalfi che tenne per pochi mesi^ indi creato arcivescovo di Patrasso — Giov. Antonio , fu dottore in ambe le leggi sotto Filippo II. nel i56o (i). Mar- cello nel 1631 militava da Generale di fanteria nelle Fina- dre sotto V arciduca Alberto. Aggiungiamo in ultimo che un ramo di questa nobi- lissima famiglia sotto Carlo di Durazzo passò da Amalfi in Sorrento. Landolfo della nobile stirpe Marramaldo di Amalfi fa figlio di Guglielmo. Nel iS^S da Urbano VI fu eletto ar- civescovo di Bari , e nel i38i creato dalla stesso papa Cardinale diacono del titolo di S. Nicola in carcere Tul- liano, Nel i384 ( secondo il Ciacconio ) creduto parti- giano del surriferito re Carlo , ed incolpato di fellonia ^ fu spogliato del posto 9 che poi riebbe dal successore Bonifacio IX. Ebbe Tincarico di molte legazioni nell'Emi* (1) £& regìst. privileg. D. Perafan de Riyera Ducii Alcalà iStfò fot. to8. a t.