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apportar soleva agli abitanti nella stagion estiva malsanie e languori. Gli Amalfitani a si pregevole e benemerito loro con- cittadino apposero nellatrio delia Chiesa maggiore la se- guente iscrizione : STEMMATA QVAE CERHIS SVNT INCLTTA SI6NA UJHllfl QVI DOCTIS HOMIirVM CORnA RTGAVIT AQVTS. jrDICrS , ET MERITÒ DOCTVS COGNOMI NB ^ NAMQVE IVDICIO, AC SYMMO SPLENDVIT INGENIO. PICERTINORVM PROCERVM GENEROSA PROPAGO , • CHARA DEO SOBOLES , STIPITE CLARA PIO. ■YNGARVS HTlfC SENSIT LEGATVM , INSVBRIA , THVSCYS KFFERA ROMANO SVBDERAT COLLA JVGO. BWC TIGILEM VENERATVR ADHVC , RESONATQ , TARENTYM PA8TOREM RYNC PATRIAE , ROMAQVB PVRPTREVM. TBE8ATRI PETRl CVSTOS , QVI FIDVS OLTMPO VOV DEFVTVRAS JAM SIRI STRINXIT OPES. Chiari ed illustri si resero molti altri soggetti di que- 'sta nobile famiglia , la quale trasse il nome facilmente da* Conti della repubblica Amalfitana , che , strettamente parlando , altro non furono che giudici di essa -, e già ve- diamo emergerne Talta sua antichità fin dal dominio greco d' Isacco Comneno ; come pur sotto al governo norman- no trovasi neir an. iioo una concessione del Duca di Amalfi Ruggieri a favore di tal Sergio del Giudice , ^o- pra alcuni poderi situati lungo le mura della città. Nelle armi soprattutto si distinsero, Andreotto del Giu- dice, milite valoroso e fedele al re Carlo II. d*Angiò(i), (i) Ex registi Caroli. II. 1392 lit. E. fol. 147.