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aa8 passaggio di Guyot di Provine , poeta francese del II 80 (i), i cui versi vengono riportati da Azznni (2) (( Icelle etoile (la polare) ne se muet « Un art font, qui mentir ne puet « Par vertu de la marmette (3) « Une pierre laide ^ et noirelle « Oli le far volenliers se joint, ec. Da questi versi del Guyot si scorge semplicemente la virtù della calamita nel guardare la stella polare , e non già r esistenza della bussola a' suoi tempi. Poi fa mera- viglia come r uso di quell’istrumento in Francia, lodato dal lor poeta per la durata di un secolo, non sia passato in Italia e negli altri Regni ^ mentre tutf altro fu il bussolo amalfitano che appena inventato fu divulgato , ed abbracciato da per tutto il suo uso, e creduto come la cosa più sorprendente del mondo. Per altra via aggiungono e si attribuiscono ì Francesi il merito di questo ritrovato, in quanto che nella bus- sola evvi un giglio (4)« Una tale pretensione ò di poca (1) Costui stava presso la corte dell' imperador Federico « tenuta nel 1181 in Magooza. (a) Azani. Bissertasione sali' origine della bussola. (3) L'art de naviguer pag. 87. a Le mot marmette, ou rainetiè qui si- gnifie une petite grenouille , fait connoltre qu'on faisoit nager l'aimaDt dessus du liége, dans l'eau, pour lui donner de la facilita a se toumer yers le nord. Ceux d'Amalfi, qui est un bourg du Rojaume de Na- ples, s'attribuent ce secret , et assurent , qu'un certain Jean Gira troara la bousflole , environ l' an. i3oo i>. (4) Hist. Littéraire de la France to. 9. $. a6o. « Que l'honneur de l'invention et de la perfcction de la Boossole soitdù aux Francois, c'est ce qu'attesteat toutes Ics nations de l'Um-