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310 USO, secondo egli stesso ne dà contezza nella sna pregevole opera de suhfeudis (i). Ecco le sue espressioni: In Rcgiio non lege Rhodìa marùima decernuntur, sed se^ cundum TaLulam quam Àmalpbitanam vocant^ omncs controversiae omncs Utes, et omnia maris discrimina, ea lege, ca sanctione usquc ad haec tempora Jiniuntur.. Qualche napoletano annunziò al profes. Pardessous a Parigi, che il manoscritto di queste leggi si trovava nelle mani della famiglia P’^’^^ d^ Amalfi. Quindi nel luglio del 1825 il Signor E. G. d’A. da Parigi si conferì tra noi ad attignere delle notizie su di un corpo di leggi così decantate (2). Perchè mal si diresse, le sue superficiali ricerche riuscirono infruttuose ed in vece di dire disperso almeno un tanto monumento ne pose in dubbio resistenza. INon pertanto il eh. giureconsulto D. Gius. Amorosi Procuratore del Re presso il Tribunale Civile di Napoli, con sano e critico discernimento seppe sostenere sul capo degli Amalfitani quel patrio diadema che in altri tempi tanto avea brillato in faccia alle altre nazioni (3). tencbat. Has nolitias et alias etiam communìcavi lohanni de Scala Prcsbylcro, et magistro Scholae Amalphitanae, qui promittit facere notattoncm omnium rerum de Amalphia ad futuram rei memoriam. Et ego manu mea scripsi copiam de hac Ghronica, et de Tabula Prothonlina, quae habetur etiam cum coDsnetudinibns, et usis Amalpbilanorum propter causas et lites, quae Inter nautas insurgunt b («) Lib. 1. de off. admir. mar. $• 8*?• ^7. ediz. di TeDezia del 1679. (a) Voyagc de Naples a Amalfi eztrait d*an Vojage inéàìì en Ita* He, pendant les annés 1824 — . 1827. par E, G. d’A.. inserito nella regista Enciclopedica Voi. 56. pag. 278, e sega. t. aao. (3) Gius. Amorosi Lettera Villereccia sulla TapoU Amalfitane Nap. 1839.