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ao5 È abbastanza conosciuto che queste due floride Nazidiii oltremodo gelose dell’impero del mare tentavano sempre di escludervi gli altri popoli (i). — Il celebre Muratori ci avverte cbe fin dai tempi de’ Romani una immensa còpia di merci passava dalle Indie Orientali pel mar Rossd o per la Persia nell’Egitto, dove gli Amalfitani facevano gran commercio e donde si facevano spedizioni pel niediterraneo. «Esercitarono ancor essi, al riferir del Denina(a), sotto i Re Angioini la mercatura ] ma il commercio loro fiorì nel seguente secolo x. E i Pisani ^ co’ Genovesi che poi tanto grido ebbero per tutt’i porti del mediterraneo, e gareggiarono di credito e di potenza cogli stessi Veneziani, non prima del secolo xi cominciarono ad acquistar nome». Non fuvvi città o regione marittima nel secolo x o nel seguente, che gli Amalfitani mercè dell’esteso traffico non avessero penetrato, il che contribuì vantaggiosamente sul loro incivilimento e ricchezza — Fu di mestieri ch’eglino fossero giusti, moderati e frugali di costumi, onde esercitar in mezzo a tante difierepti nazioni un commercio continuato, sicuro e (ranquillo.-— *Essi con porgere ajuto a’ naviganti contro a’ corsari, ne resero la navigazione più sicura. Il loro ardire ed abilità sulla nautica li rendette i migliori marinari del mar Tir(i) Sìsmondi histoire des rcpiibl. Italien. to. l. e. 5. pag. 339. «Danf un tcmps où toutes les iles de la Mediterranée étuient occupées par les Sarrasins presquc toiijours ennemis; dans un temps encore où les Véoétiens et les Amalfitains, jaloux de Teinpìre des mers, cherchoÌ€nt k en exclure tout les autres peuples. v (1) Denina riroluz. d’Italia to. a. pag. 98.