Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/208

igo Orsino sino al i46o, tempo in cui mancando Daniele Orsino alla fede dovuta al suo re Ferdinando I. d’Aragona, perchè andato era in soccorso di Gio: Duca di Lorena, dichiarato dal re nemico e ribelle confiscati furongli tutti i suoi Stati. Il mentovato re Ferdinando d’Aragona ricevuto ch’ebbe dal papa Pio II l’investitura del Regno, turbatagli dal predecessore Callisto III e per la ricupera del medesimo, gloriosamente dovuto al valore e soccorso di Antonio Todeschini Piccolomini nipote di Pio II, in ricompensa di tale servigio diede in matrimonio la sua figliuola naturale Maria d’Aragona ad esso Piccolomini ^ dotandolo il a4 maggio i46i dell’intiero stato di Amalfi j cum honore et titulo ducatus, conferendogli atresi l’ufficio di gran Giustiziere dei Regno (i). Maria d’Aragona Duchessa d’Amalfi, dotata di rara bellezza, e virtù, fu nove anni dopo, cioè nel 1470 da prematura morte rapita nelr età di anni venti e sepolta nella chiesa di Monteoliveto in Napoli, dopo essere stata ben imbalsamata e coperta di un manto di raso cremisi (2) — Lasciò tre figliuole delle quali la prima chiamata Vittoria prese in matrimonio Giacomo IV Appiano d’Aragona signor di Piombino, Isabella fu maritata al duca d’Atri Matteo d’Acquaviva; e Maria al duca di Gravina — Nella mentovata chiesa di Monteoliveto vedesi dentro la prima cappella a sinbtra il

(1) Die a4 maij Dux Amalphiae nepos Papae Pii £ictut et ordinatus fuit magister lustitiarius Regni et Dux Amalpbiae, et equitaWt per totani cìvitatem cum Rege Ferdinando cum uno stendardo^ et titio pendone. Diario anonimo del Rayrao an 1461. (2} Nic. Caputo. Discendenza della real Casa d’Aragona pag. 68.