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i85 re ed a trasportare dall’Asia le utili derrate dello zuccaro e della seta (i). Circa poi al numero delle mogli ch^ ebbe il Re Ruggieri, varie sono le opinioni degli Storici. Credesi comunemente che ne avesse avuto tre; cioè la prima Albiria figliuola di Alfonso IV. re di Castiglia, da cui gli nacquero Ruggieri, Anfuso, Guglielmo, Tancredi ed Enrico, con una figliuola. Dalla seconda moglie Sibilla^ sorella del duca di Borgogna non ebbe prole, e morta in Salerno fu poi tumulata nel rispettabile santuario della Ss. Trinità della Cava con questa iscrizione. in HOC TVMVLO JACET CORPYS REGINO SIBILLA VXORIS QVONDAM ROGERII ) SICILIJE REGIS. La terza fu Beatrice figliuola del conte di Resta, dalla quale n^ ebbe Gostanza, cbe sposò lo scomunicato Enrico VI. imperatore di Germania e re di Napoli. (i) Verso Tanno iiSo. ritornando Ruggieri dalla spedizione di Terra santa portò seco d’Atene, e da Corinto alcuni lavoratori di séta, data a’ medesimi la direzione delle fabbriche ch’eresse, e stabilì in Palermo e nella Calabria «sperimentandosene ben presto un gran vantaggio. Della Sicilia se ne diffuse quindi la coltivazione e la manifattura in molte contrade dell’Italia con prospero evento; si dilatò in seguito nella Spagna e quindi nella Francia; nell’Inghilterra poi ebbe il suo principio sotto di Giacomo I., il quale considerato V utile immenso di questa nuova industria, impiegò tutto lo studio per istabilirla nel suo Regno; e cosi di mano in mano dilatossi nella Germania e ne’ Paesi Oltramontani, e in quelli del Nord non ostante il loro clima assai freddo. — Oggidì non v’ha contrada di Europa ^ ove non si coltiva con felice successo questo ricchissimo capo di manifattura •