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i85 rimasta sfiancata ed atterrita, lasciossi dalle nazioni straniere successivamente superare nelle speculazioni com* mereiai! • Stabilita la monarchia di Sicilia in persona di Rug«gieri, non restava altro a costui che T entrare in grazia di papa Innocenzio II, dal quale paternamente ricevuto, nella più umile e divota maniera chiese ed ottenne dalle mani dello stesso la legittima investitura della corona di Sicilia e pel suo figliuolo del ducato di Puglia. I capi cittadini del popolo Napolitano in tale circostanza vennero nel j 189 in Benevento a mettersi sotto al regio dominio, accettando per loro Duca Ruggieri suo figliuolo primogenito, o secondo altri Ànfuso terzo^ genito. Finalmente T Eroe di que’ tempi, il terrore de’ Gre* ci, e de^ Saraceni, Ruggieri, a 26. Febbrajo 11 54 ra«pito dalla morte in Palermo lasciò il suo Regno a Guglielmo suo figliuolo che non fu punto erede delle virtù del padre. Il suo cadavere fu con grandissima pompa sepolto neU la cattedrale di Palermo e quindi traslocato in Morreale ed il seguente epitaffio fu apposto in sulla tomba, i cui versi non hanno né chiarezza né correzione: Si fastus horaines, si regna et stemmata luduot, Non legum et recti sic norma Roger ias islis. Est lusus rebus Cornile a cogaomitie aatus, Yirtutam hic splendor situs est, diadema([ue Reguim Vixit ami. 5g, Refini 94* ^^’^^ if54* I divisamenli del re Ruggieri meritano tutta V attenzione dell’uomo di stato, poiché vedesi un principe che