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175 chiese in difesa della liberta (i) — Mentre dunque i Pisani spiegavano tutto il loro impegno pel soccorso di Napoli, tentarono un colpo di mano che loro riusci nel tempo stesso favorevole. Piombano in fatti con 4^ galee ad assediare Amalfi; operazione che come vuole un autore, fu fatta piuttosto per rimuovere il re dalle vicinanze di Napoli che per combattere questa città. Essa fu trovata sguernita di difensori, standone parte, come dicemmo, appresso il Re Ruggieri accampata in Aversa; altri correndo il mare sopra quattro navi leggiere e molti altiù credendo che i Pisaui andassero sopra Salerno, eran corsi a difesa di questa. Avvenne da ciò, che (^dumRomae consulitury Saguntum expugnatur): la città in sui fiir dell’aurora fu sorpresa e dannata ad un totale saccheggio, siccome ci assicura Y abbate Telesino contemporaBeo e ben accetto al ne Ruggieri (a). n terzo giorno dopo lo spoglio d’Amalfi, si portarono i Pisani al saccheggi ameulo delle citta di Scala e Ravello ^ ma gli Amalfi tanl che stafano con Ruggieri in Aversa, appena avutone sentore sollecitamente col loro re levai’ono il campo, e per incogniti sentieri giunsero a sorprendei^li a^l mentre assediavano il castello di Fratta* (1) Falco. Cfaron. ^ene?cnt. p, 118. (a) Ab. Telcs. rer. a Rogerio gest. Hb. 3. e. 4. Eral lune Amalfìa omnibus p«De evacuata belligeris virù, quorum jam pars jubente Rege, cum Liburuis, quatuor armatorum refertis copiis, per marinas praedaturi aquas receìiserant: pars in kiosicn leiMiAes., cuoi Re^e aderant: alij autem Pisacorum tunc navigia intuentes, quouiam eos putarunt Salernum aggressuros^ cko illuc prfteeuntes, eam tuititrit ibi remanserunt. Yenientes itaque ip&i i^ifiani, subito incboante aurorae luce, invaserunt urbam; nuHoque resLitonie., ean funditus impicque depopuiaolur. Cumque tota urbe depopuiata «universa ad cla^sseui spolia transportata fuiss^ut, mox. ee.