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172 Giovanni Sciavo ch’era alla difesa di Trivento, dopo al’quanti giorni di resistenza si rendè col castello. — Ricuj^erate queste fortezze piombarono all’assedio di Relello (Bavello ), che dopo alquanti giorni anche cadde in loro potere^ e cosi di mano in mano le altre Cortezze di Scala, Tramonti, Majuri, Pogerola ec» (i)* Venuto poi in Amalfi il re Ruggieri a* i^ febbrajo ii3i (al riferire della cronaca Amalfitana ), prese per capitolazione la città’, e sol concedendole il potersi governare colle sue proprie leggi, immantinente ritomossene a Salerno. U Duca Seipo di Napoli, intesa la caduta di Amalfi, ed atterrito dalle rapide conquiste del re Ruggieri, subito si porlo in Salerno a presentargli le chiavi della citti ^ e prestatogli il giuramento di fedeltà, sottopose la città di Mapoli al di lui dominio rimanendo egli qual Duca feudatario, (a) Dopoché il re si ebbe assoggettate le città libere incominciò conseguentemente a fiaccare la poteuza de’Baroni, e soprattutto de’Mormanni, ch’aveano più degli altri grossi stati nel regno, e con varj pretesti incolpandoli, a poco a poco li sottomise tutti al suo scettro. In tanta prosperità di fortuna Ruggieri cercò impadronirsi ancora del ducato Beneventano, ed a tale scopo allettò neiriiSs Tarnvescovo Landolfo con altri suoi partigiani ad indurre que’ cittadini (1) Capccelatro Istor. del regno di Napoli to. a«pag. 5. Vinccnii Teatro de’ Grandi Ammiragli pag. i4» Chron. Cavens. et Anonym. Casàiiieos. (2) Sergi US nomine in Rogerio tanta virtutis exercuisse potentiara non quidem belli vigore, sed liolum ipsius timore conterritus ivit ad illiim cjusque tubicitur dominio, quae videlicet civitas ( Neapolis ) mirabile dictu post Romanorum imperium vix iinquam a quoque ferro •ubdiu fuit, nunc vero Rogerio solo verbo submitlitur. — Ab. Telesiuus. /