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169 do potuto far fronte ad un si potante nemico, si ritirarono dair impresa. Il pontefice Onorio pensando a’ casi suoi si ritirò in Benevento, dove non tardò a conferirsi il Duca Ruggieri *, e pacificatosi col papa, dopo il giuramento di fedeltà di non prendere, e di non permettere, cbe altri s^ impadronissero del principato di Capua e della città di Benevento, ebbe V investitura del ducato di Puglia in presenza di 20 mila persone in Ponte Maggiore y sulle sponde del fiume Sabato. Impadronitosi adunque Ruggieri del ducato di Puglia e di tutto quel cbe a Guglielmo s^ apparteneva, incominciarono i suoi famigliari, e specialmente il Conte Enrico suo zio che V amava, ad invogliarlo a farsi Re; poiché già avea in possesso la Sicilia, la Calabria, la Puglia ed altri piccoli stati (i). Ruggieri il cui animo era del tutto a ciò disposto, ma cbe temeva incorrere nello sdegno delrimperator Lotario, per dare più colore alla faccenda convocò in Salerno un general parlamento composto de* più prudenti prelati e baroni; in dove fu stabilito doversigli conferire la dignità reale, e che la Sicilia, la Puglia, la Calabria e tutto il rimanente a lui sottoposto formar dovesse un solo ed unico regno, dichiarandone la città di Palermo capitale e sede. (1) Dux ubi Bog^rias Guiscardi clara propago, lam fastidirei nomen habere Ducis«AlUus aspirai, qui delegante Calisto Ungitur in Regem, Rox nova regna facit. Quem fera barbaries timuit, quem Milus et omnia Circulus Oceani Res ut regna suis subduxit plurima regnis, Disposuit nomcn perpetuare suum ec. Pciri d’Ebuio Carmen de moùbiu Sìcidit: nella raccolta de’ scrittori del Regno, to. 16. impressi dal Gravier. 1760. in Nap.