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167 zio Guglielmo, tantosto presentò a^Salemitani le ragioni per la sua legittima successione, le quali dietro maturato consiglio furono da^ medesimi accettate colla condizione però di lasciare in loro potere la torre maggiore che ne difendeva la città* Il conte vi annui, enei iia^ dopo solenne giuramento fu colà acclamato principe di Salerno. Gli Amalfitani ad esempio de’ Salernitani si arresero con lo stesso patto, cioè di dover tenere in loro possa tutte quelle fortezze che Guiscardo vi avea fabbricate; patto che pochi anni dopo svani, dichiarato Rug«gieri Re ^ come vedremo.