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i56 no fin al Colosseo, rimanendo poi quell’ampio recinto quasi deserio (i). In tale congiuntura il Duca ricevè dal papa Gregorio VII. rinvestitura del ducalo di Puglia Calabria e Sicilia, e le due signorie di Salerno e d’Amalfi per Tinnanzi dallo stesso Duca usurpate (a). Il pontefice Gregorio VII. fu insigne per virtù, per dottrina e zelo. Il suo fervore per la buona disciplina ecclesiastica gli tirò addosso crudeli persecuzioni dalle persone malvage, e principalmente dall’audace Enrico IV. Il suo infortunio talmente V addolorò j che preso da una tetra malinconia, fini di vivere in Salerno a’ 25. maggio io85. Il suo sepolcro fu nel ì5yS restaurato dall’insigne e benemerito arcivescovo Mai*silio Colonna, con la seguente iscrizione. GREGORIO VII. POnTIFia OPTIMO MAXIMO ECCLESIASTICÀE LIBERTÀTIS VINDICI, ACERRIMO ASSERTORI COIVSTANTISSIMO QVI DVM ROMANI PONTIFICIS AVGTORITATEM ADVERSVS HENRICI PERFIDIAM STRENVE TVERETVR SALERNI SANCTE DECVBVIT. AH. D. MLXXXV. KAL. JVHII. (i) V. Sismondi bist. des rrpubl. italico, to. I. e. 3. pag. 197. (a) In tom. 3. decrel. lib. 8. eplst. Grcg. VII. pag. 825. «EgoGregorius investio te Roberte Diix de terra, quaui libi concesserunt antccrssores mei Sanclae memoriae ^icolaus II, ci Alexander II. de illa autcm terra quam injaste tenes, siciit e»t Salernus, Amalphia, et pars Marchiae Firmanae, nunc te patienter sustineo in confidentia Dei omoipotentis, et tuae bonitatis, ut tu postea exinde....... ila te babces, sicut et te agcre, et me suscipere decct sinc pcriculo animae tuae, et tneae: a finalmenU vi si ha il convenuto del censo di 12 danari di moneta di Pavia per ciascun pajo di bori.