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149 rio abate Cassinese sì portò a bella posta in questa città per comperare serici drappi da regalare all’imperatore di Germania Enrico IV., nel caso che fusse andato a visitare quell^ insigne e sontuoso monastero di Monte Casino. Per un dono cosi rilevante, V abate scelse le più magnifiche e pregiate porpore: la stessa cronaca ce ne dice it numero: ( inginti pannos sericos ), una con T acquisto di due mezzine d’argento ( hydria ) per acqua benedetta ) per uso del monastero. — Passa poi a darci notizia della espertezza degli Amalfitani nelle arti nteccaniche, e dice 7 che volendo nello stesso anno 1066. il nominato Desiderio ricostruire in ampia forma la Basilica di Monte Gisitto vi condusse i più periti artefici amalfitani e longobardi (i), che in cinque anni la portarono a compimento. Il papa Alessandro II. invitato da Desiderio per la consacrazione di quella chiesa, v^ intervenne con il famoso cardinal Ildebrando e molti altri cardinali. Vi furono presenti ancora dieci nostri Arcivescovi fra quali r amalfitano 9 e 44 Vescovi. V’intervennero anche molti principi Longobardi, i due Sergii duchi di Napoli e di Sorrento ed altri ragguardevoli personaggi (2). L^ enunciato doge Giovanni III. ristabilito nella ducea d’Amalfi dal Monomaco nel io5a, dopo sedici anni di governo cessò di vivere nel 1069 (3). Il suo collaterale Sergio VI. che associato aveasi Giovanni IV. suo figliuo(1) Chron* Cassio, llb. 3. e. 27. (a) Mabilloa AonaJ. ordin. s. Bencdicti to-. 5. pag.. 3f» (3) CUroo. Cavense. in an. 1069. loarmicius Dux Malfìe obiit, et retiquit Monaiteiiu uoitro suaia rt^steia clamydalem pvo secYicio £cclesifl.