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146 Non tralasciamo un miraLil fallo di questo nostro arcivescovo 9 che cresce peso al credilo della di lui sanlità, e ciò per testimonianza del cardinal Pietro Damiano, clie scrivendo al Cassinese abbate Desiderio, cosi lo cerziora in convalidazione del Sacramento Eucaristico: a Stupenda cosa ( dice egli ) udii di bocca deli’ arcive» scovò amalfitano nostro intrinseco, il quale essendo» venuto a parlamento col Pont. Stefano IX. tra le» altre cose communicateli avvalorando col giuramento» la fede dovuta al racconto ^ parteci polli qualmente ri» trovandosi egli stesso in punto di adempire al s. Sali grifizio della messa, ed essendo stato sorpreso da qual^ cbe dubbiezza intorno alla verità della trasmutazione n Sacramentale restò egli miracolosamente disinganna» to: mentre nell’atto dal partire o dividere V ostia,» secondo il rito de’ Saceirdoti, c<)nobbe d^ aver nelle» mani non già i puri accidenti di pa;ie, ma la veia» sostanza di carne j rimanendoli le dita di verace san» gue intrise.» Cosi s. Pietro Damiano. Visse il nostro arcivescovo sotto i pontificati di Leone IX. Vittore If. Stefano IX. Niccolò II. ed Alessandro n. sotto di cui finalmente cessò di vivere nel 1070(1). E qui ci conviene notare «cbe presso molti storici ed annalisti ( sotto al reggimie arcivescovile del nostro Pietro), si assegna un concilio celebrato in Amalfi dal papa Niccolò n. nelFanno 10599 ma ciò è una fiivola j e for^ te ne spiace cbe TOstieose (2) il Battaglini (3), Na(1) y. Alferi istor. della fiimiglia Alferìo pag. 7. (1) Leon. Ostiens. Hb. 3. cap. la. (3) Battaglino storia dt’Concilj. V. Concilio Amalfitano pag. 5^7