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145 siasliche: di fatti nell’archivio Gissinese (i) evvi un atto con cui Guaimario IV. nelPan. 22 dei principato di Salerno e 2. di Capua, mese di ottobre, indiz. Vili., con* cede al monistero Cassinese e all’abbate Riscerio la chiesa di s* Niccolò ( de Greci ), con tutte le sue possessioni!, siccome vien avvalorato anche dalla cronaca di quel monistero (2): Alio quoque praecepto concessit ( Guai» marius ) buie monasterio, ecclesiam s. Nicolai apud Amalphim cum omnibus possessionibus suis, soggiungendo; AUj item ipsius civitatis nobiles ecclesiam s. Crucis cum omnibus rebus suis buie monasterio per scriptum obtulerunt* n greco augusto Costantino Monomaco, presso di cui erasi rifuggito V espatriato dog^ Giovanni III, veniva di continuo premurato da costui pel riacquisto della perduta signoria d’Amalfi; e non minor interesse mostrava il Monomaco per tale intrapresa, come quella xh^ al suo impero s’apparteneva ma la debolezza delle greche forze non essendo valevole per operar contro al principe Guaimario; quelF Augusto formò segretamente il nero disegno di promuoverli contro una congiura, onde in un sol colpo fusse F usurpatore ucciso ed a lui restituito r occupatogli ducato d’Amalfi. A ciò V Augusto spedi r interessato AogQ Giovanni con gente e danaro. Gli Amalfitani co’ Sorrentini e Salernitani presero parte alla congiura, e quel che contribuì molto al compimento, fii r essersi uniti i congiunti di Guaimario al partito de^ congiurati* — La fatale mina in breve tempo scoppiò e (1) Archivio Cassili, arca XI. n. 57. («) Chron. Cassin. lib. a, cap. 67. ex r^gis». Peiri diaconi n. 370.